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a Milano
I MOSAICI E LE VETRATE DALLES DI NOVAMOSAICI
i Fratelli Toniutti dal 1955 a Milano: una
storia di ininterrotti successi
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1955 - 1960 MOSAICI
D'ARTE
Nel 1955 a Bollate, alle porte di Milano, nasce "NOVAMOSAICI",
un fantastico laboratorio o, meglio, una bottega di mosaicisti:
quella dei fratelli Toniutti. Mario, Pietro e
Luciano Toniutti sono oriundi friulani formatisi alla
Scuola di Mosaico di Spilimbergo, in provincia
di Pordenone, che è la più vecchia scuola
di mosaico in Italia.
Rispettando la tradizione delle antiche botteghe d'arte
italiane, in quella di Bollate lavorano anche il padre,
le mogli e i figli: tutti a ingrandire bozzetti, a preparare
e selezionare tessere, a ritagliare mascherine.
Ben presto i fratelli Toniutti si fanno conoscere per l'elevata
qualità di esecuzione dei loro mosaici d'arte, per il forte impulso
innovativo dato alle tecniche di realizzazione (tessere di varia grandezza
e spessore disposte su piani differenti) e per i loro sistemi di impiego
di nuovi materiali (smalti vitrei multicolori, marmi, ceramiche, ecc.)
che permettono di ottenere straordinari effetti plastico-cromatici.
Il laboratorio Toniutti privilegia, sviluppandola
in modo originale, la lavorazione diretta del
mosaico, che riporta all'intensità espressiva dei
mosaici antichi ed è di immediata comprensione
per l'artista, in contrapposizione a quella a rovescio
su carta, della tradizione spilimberghese,
elaborata nell'800.
La nuova tecnica, che consente di spaziare dal figurativismo all'astrattismo, e le capacità di ricerca e sperimentazione
dei fratelli Toniutti, indispensabili nel serrato confronto con linguaggi
espressivi e tecniche artistiche diverse e innovative, attirano nel
loro laboratorio i maggiori artisti italiani del momento.
Nasce così una stagione di intensa collaborazione con grandi
maestri come Domenico Cantatore, Bruno Cassinari, Gianni Dova, Francesco
Messina, Giuseppe Migneco, Mauro Reggiani, Aligi Sassu.
In breve tempo la fama del laboratorio Toniutti
varca i confini nazionali e approda in Francia; significative
qui le opere musive realizzate per e con Robert Delaunay,
Fernand Léger, Georges Rouault e Victor Vasarely,
in Svizzera, nel resto dell'Europa e infine negli Stati
Uniti.
Nel 1957, a soli tre anni dalla sua fondazione, la Novamosaici dei fratelli Toniutti partecipa alla Triennale di Milano con
opere di Mario Bionda e Piero Dorazio. |

Domenico Cantatore

Mario Cornali
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Padre Ambrogio Fumagalli |
1955 - 1960 VETRATE
ARTISTICHE DALLES
L'inesauribile creatività dei fratelli Toniutti non
si limita, però, ai soli mosaici; il loro interesse
si rivolge ben presto anche alle vetrate d'arte. Inizia
così un'approfondita ricerca sui metodi di trattamento
del vetro per esaltarne l'intrinseca luminosità.
Dopo alcune iniziali sperimentazioni con le più
conosciute tecniche di legatura dei vetri, i fratelli
Toniutti rivolgono la loro attenzione, diventandone
subito ineguagliati specialisti, alle vetrate artistiche
eseguite in massello di vetro di grande spessore
("Dalles de Verre").
Il particolare sistema di legatura con calcestruzzo
armato delle lastre di vetro Dalles, messo
a punto da Novamosaici, conferisce alle vetrate
da essa realizzate una solidità eccezionale e consente
la creazione di opere, vere e proprie pareti di luce,
di grandi e grandissime dimensioni. |
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1960 - 1970
In questi anni il laboratorio dei fratelli Toniutti
si afferma sempre di più in Lombardia; con Bruno
Cassinari, uno degli artisti più assidui del loro
atelier, viene realizzato il grande mosaico per la facciata
della Scuola Media di Sondrio.
Nel 1960 la Novamosaici partecipa nuovamente,
questa volta con opere di Gino Tassinari, alla Triennale
di Milano.
Nel corso dell'anno successivo, Domenico Cantatore consolida
con Mario Toniutti un forte sodalizio artistico. Insieme
realizzano il Padiglione della Chiesa Cattolica
all'Esposizione Internazionale del Lavoro di
Torino: un'originale composizione concepita per elaborate
campiture espresse con una vivace e singolare disposizione
delle tessere, fuori dagli schemi tradizionali.
L'opera simboleggia la presenza della Chiesa nel mondo del lavoro;
il mosaico, recuperato poi nel 1980, troverà la
sua collocazione definitiva nella chiesa del Gesù
Divin Lavoratore di Milano.
Nel 1963 i fratelli Toniutti ottengono un grandissimo
successo di pubblico e di critica con l'esposizione di
mosaici delle opere di Ferdinando Moneta e di Giancarlo
Pozzi.
Nel 1968 viene realizzata, per la prima volta in Italia,
un'ampia selezione di mosaici da cavalletto dei
Toniutti, che Domenico Cantatore espone alla
Galleria Gian Ferrari di Milano.
Sono in prevalenza ritratti eseguiti negli ultimi anni
dall'artista; il pezzo forte è una drammatica Crocifissione
che trova nella matericità del mosaico un folgorante
supporto espressivo.
Le opere musive eseguite da Novamosaici colpiscono
e sorprendono artisti, critici e collezionisti per la
particolare vivacità del taglio e per la disposizione
delle tessere che si accompagna ad un'innovativa libertà
plastica nell'uso dei materiali. Infatti, mescolando sapientemente
smalti, marmi, acciaio, ciottoli di fiume e intarsi, gli
andamenti diventano rivoluzioni visive di grande magia,
adatte a sottolineare i diversi stili, le manualità
e le singole espressività artistiche dei vari artisti.
Gli anni Sessanta sono anche caratterizzati,
per Novamosaici, da una intensa attività
rivolta alla committenza di carattere religioso.
Ecco alcune delle numerose opere realizzatein quel periodo:
Chiesa di San Giovanni Evangelista a Milano - pala d'altare
con Crocifissione su bozzetto di Mino Buttafava
Parrocchiale Resurrezione di Gesù di Sesto San
Giovanni - mosaico del Cristo Risorto
Chiesa dell'Istituto Antoniano Femminile di Muggiò
- mosaico di 350 mq di Trento Longaretti
Chiesa di Torrazza di Cambiago - mosaico di 40 mq su bozzetto
di Padre Ambrogio Fumagalli
Abbazia degli Olivetani a Seregno - trittico dedicato
a San Benedetto (nel 1980)
Chiesa di San Giuseppe al Trionfale a Roma - mosaico di
350 mq su bozzetto di Pio e Silvio Eroli
Mosaici e vetrate per diverse chiese in Sardegna e in
Toscana |

Fernand Léger

Giancarlo Pozzi

Aligi Sassu |
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Virgilio Guidi

Mario Baldan

Emilio Scanavino |
1970 - 1980
Durante il corso di questo decennio si intensifica sempre di più
l'attività artistica del laboratorio dei fratelli
Toniutti sia per quanto riguarda i mosaici che per
le vetrate artistiche.
Vengono affrontate nuove esperienze e altri artisti approdano al laboratorio
di Novamosaici, tra questi: Enrico Baj, Franco Gentilini, Virgilio
Guidi, Armando Pizzinato, Giancarlo Pozzi, Padre Francesco Radaelli,
Emilio Scanavino, Luigi Veronesi.
Ai materiali tradizionali del mosaico si affiancano acciaio,
plexiglass, carbone, fino alla composizione di veri e
propri collages.
Nel 1972 viene promossa dal Comune di Seregno, con grande
successo di pubblico e di critica, l'esposizione Vetrate
e Mosaici di Artisti Contemporanei, riservata
a Novamosaici, in cui viene presentata una selezione
di vetrate e di mosaici da cavalletto di nuova
realizzazione, caratterizzati tutti da un particolare
impegno nel trasmettere le proposte degli artisti fedeli
frequentatori del laboratorio Toniutti.
Nell'esposizione suscitano interesse i ritratti di Domenico Cantatore,
tutti giocati su tessere dimensionalmente irregolari, e le opere di
Marcello Avenali e Bruno Cassinari con accentuati effetti di scomposizione
plastica.
Accanto alle vivaci composizioni di Aligi Sassu compaiono
le sinfonie astratte di Piero Dorazio, tradotte con raffinati
e continui scarti negli andamenti del mosaico, che rendono
al meglio la sua poetica delle rarefazioni e delle contrazioni
cromatiche. Le tecniche e la sensibilità musiva
dei fratelli Toniutti interpretano e danno rilievo
all'esuberanza dinamica e cromatica di Boris Mardesic,
alla plasticità dei toni pacati di Mario Bionda
e agli intarsi delle rigorose composizioni astratte di
Mario Radice che accompagna, con una sua introduzione,
il catalogo dell'esposizione.
Sono questi gli anni in cui Novamosaici esplora e introduce,
con risultati entusiasmanti, nuove contaminazioni a intarsio nelle opere
di Gianni Dova, nella grafica con forti intensità cromatiche di Concetto
Pozzati e nella spiritualità strutturata di Mario Baldan. La forza di
queste esplorazioni musive mette in discussione la modularità stessa
della tessera con Sergio Emery, Riccardo Licata e Wilfrid Moser, fino
a dissolverla nelle superfici rigorosamente monocromatiche di Aldo Schmid.
Lungo tutto il decennio si susseguono impegnative commissioni
per la realizzazione di mosaici artistici di ampie dimensioni,
tra i quali:
Grado - pavimento di 240 mq dell'ingresso allo stabilimento
termale progettato da Gianni Avon su bozzetto di Giuseppe
Zigaina
Pescara - due mosaici per Aligi Sassu nella Chiesa di Sant' Andrea
Castellanza - per la "Fondazione Museo Pagani",
diretta da Enzo Pagani, i fratelli Toniutti s'impegnano
nella realizzazione di grandi mosaici parietali da esterno,
su bozzetto di artisti di fama internazionale come Robert
Delaunay, Albert Gleizes, Fernand Léger e Victor
Vasarely.
A queste attività si aggiunge una serie assai impegnativa di mostre
personali:
1971 a Campione d'Italia - Toniutti Mosaici e Vetrate
1973 ad Arzago d'Adda - Colore e materia
1974 a Milano, Palazzo del Turismo - mostra di opere con presentazione
di Luigi Cavallo |
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DAL 1980 AD
OGGI...
Nell'Ottobre del 1980, organizzata dal Cenacolo Bramantino,
viene allestita una grandiosa esposizione di opere dei
fratelli Toniutti, dal titolo "Mosaico
Oggi", presso la Biblioteca Trivulziana e nelle
basiliche dei S.S. Apostoli e di Nazario Maggiore in Milano,
a cui si accompagnano vetrate di Getulio Alviani, Vincenzo
Cantatore, Gianni Carminati, Padre Ambrogio Fumagalli
e Giancarlo Pozzi.
Accanto alla Crocifissione di Carlo Mattioli vengono presentate
le nuove opere musive di Asinari, Baj, Baldan, Cassinari, Corpora, Dorazio,
Dova, Gentilini, Guidi, Migneco, Paolucci, Radice, Saetti, Santomaso,
Sassu, Scanavino, Turcato, Vedova e Veronesi, per citare solo gli artisti
più noti e affermati.
Durante il 1984, Renzo Mongiardino coinvolge Novamosaici
in un intervento interno alla dimora storica di Chateau
de Wideville (Yvelines), nei pressi di Versailles. La
reminescenza del passato, il gusto per il trompe l'oeil
e i preziosismi che caratterizzano le sue architetture
da camera trovano compiuta realizzazione nell'impiego
del mosaico, come rivestimento totale di una grande stanza
destinata a vasca-piscina, ricorrendo a un ritmato
drappeggio ripreso dalla "Teoria delle Vergini"
di Sant'Apollinare Nuovo e dalle pareti e dal soffitto
del grande arco d'ingresso del Mausoleo di Galla Placidia.
Per il pavimento viene utilizzato un motivo a rosoni stellati
che diventa così un prezioso "tappeto".
Continua, sempre più stretta, la collaborazione
con famosi artisti per la realizzazione di mosaici
da cavalletto, pannelli decorativi, mobili da parete,
rivestimenti di colonne, complementi d'arredo, ecc. Si
fa intensa la collaborazione con il pittore Emilio Vedova.
Vengono realizzati significativi interventi murali in
Sud America; particolarmente interessante è il
mosaico eseguito per un'importante abitazione privata
in Venezuela su bozzetto di Mercedes Pardo, la pittrice
più rappresentativa dell'astrattismo Venezuelano.
Il laboratorio Toniutti realizza ampie decorazioni
all'interno di luoghi di culto tra i quali si ricordano:
la Chiesa di Cinisello Balsamo su bozzetto di don Marco
Melzi - la Chiesa di Bollate con Giansisto Gasparini -
la chiesa di Alghero (120 mq) su bozzetto di Aligi Sassu
- un intervento sul fonte battesimale della Chiesa di
Roasio: tondi e fughe in smalti non levigati, inseriti
in una pavimentazione in marmo bèola su bozzetto
di Orlando Cremonini - il grande mosaico parietale nella
Chiesa di Cologno Monzese su cartoni di Emiliano Viscardi.
Tra le decorazioni cimiteriali realizzate: una cappella privata nel
Cimitero di Trieste, in collaborazione con Giorgio Michetti, e due cappelle
nel Cimitero di Castellanza, su bozzetto di Giancarlo Pozzi.
Prosegue intensa l'attività di Novamosaici
all'estero: su progetto dell'Arch. Fiorenzo Cattaneo una
grande decorazione musiva in marmi riproduce il particolare
di un antico mosaico con la testa di Nettuno nella piscina
di una villa a Hong Kong. Su bozzetto di Fernando Bordoni
viene realizzato un intervento decorativo per la Scuola
dell'Infanzia di Povrò (Lugano - CH).
Nel 1997 il laboratorio Toniutti è invitato
a partecipare all'esposizione di Udine dal titolo significativo:
"Mosaico - Nuove Contaminazioni";
espone mosaici su bozzetti di Enrico Baj, Fernando Bordoni,
Samuele Gabai, Ugo Nespolo, Giancarlo Pozzi e Paolo Scirpa,
una scultura di Getulio Alviani e numerosi mosaici da
cavalletto.
Seguono le partecipazioni dei fratelli Toniutti alle esposizioni
internazionali del mosaico di Marsiglia (1997), Paray le Monial - Bourgogne
(1998), Biblioteque Forney / Hotel de Sens - Parigi (1999).
Opere musive realizzate da Novamosaici trovano collocazione
in diverse collezioni private e pubbliche, tra cui i Musei Vaticani.
La vivace e continuativa collaborazione artistica con l'artista-architetto-sacerdote
Padre Francesco Radaelli porta alla realizzazione di vetrate e mosaici
di carattere religioso in Italia, Costa d'Avorio, Egitto, Giordania,
India, Israele, Palestina e Paraguay.
Singolari sono la trasformazione in mosaico di una Fiat 500 su bozzetto di Dario Brevi e l'animazione delle sculture di Franco Balan.
Si segnala infine un'opera urbana grandiosa: la
realizzazione del "Muro" di Enrico Baj
a Pontedera; la più grande opera realizzata dall'artista
nel mondo e, con i suoi 300 mq (100 metri x 3 di altezza),
il più vasto mosaico in Italia. Inaugurato il 22
dicembre 2006, costituisce l'ultimo grande progetto del
maestro prima della sua scomparsa.
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Padre Francesco Radaelli

Arch. Fiorenzo Cattaneo

Dario Brevi

Enrico Baj |
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NOVAMOSAICI:
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI MOSAICI E VETRATE DALLES

Getulio Alviani

Ugo Nespolo |
...E LA STORIA
DI NOVAMOSAICI CONTINUA
Gli incarichi che pervengono al laboratorio Toniutti sono
sempre in aumento così come le nuove idee e le
sperimentazioni su tecniche e materiali innovativi. I
mercati del mosaico e delle vetrate d'arte, in Italia
così come in Europa e nel resto del mondo, sono
in forte crescita nel privato (decorazione di abitazioni,
piscine, spazi esterni, sedi di banche e società,
alberghi, terme, ecc.), nel pubblico (arredi urbani, fontane,
monumenti, enti e strutture pubbliche, ecc.) e nell'ambito
dei luoghi di culto (chiese, basiliche, monasteri, abbazie,
santuari, cappelle, istituti religiosi, ecc.).
La continuità del patrimonio artistico e culturale
del laboratorio dei fratelli Toniutti è
assicurata oggi dai fratelli Edoardo e Eugenio Toniutti.
La seconda generazione ha saputo raccogliere il testimone
di un grande amore per il mosaico e per il vetro d'arte.
La forte sensibilità artistica e la completa conoscenza
del mestiere sono state trasmesse da un dna interfacciato
tra generazioni, trasmettitore di quei piccoli, grandi
segreti che fanno di una forte tradizione di famiglia
un'eccezionale tradizione di bottega, pienamente recepita
e riversata nel lavoro paziente di ogni giorno.
BIBLIOGRAFIA (parlano
di noi)
"Dipingere con le pietre" (n.b.: alcune parti
del testo sono state utilizzate in questa pagina)
Enrico Baj - ARTE (Ottobre 1985)
"Terra Santa - Colori e Simboli di Riconciliazione"
Carlo Maria Martini - Francesco Radaelli (ed. Ancora -
2004)
"Padre Ambrogio Fumagalli - Percorso Biografico tra
Simbolismo Cristiano e Arte Contemporanea"
a cura di Mario Fumagalli e Eleonora Bianchi (Press Grafica
Edizioni - 2008) |
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